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Economia

Eco di Biella, perdita record

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Il bilancio 2012 chiude con un passivo di oltre un milione di euro

L’Istituto editoriale biellese, società di proprietà dell’Unione industriale, che edita il trisettimanale “Eco di Biella”, ha chiuso il bilancio 2012 con un passivo di oltre un milione di euro, per la precisione 1.188.275. Si tratta di una perdita record, in parte dovuta alla svalutazione delle immobilizzazioni (251mila euro) e alla svalutazione dei crediti (565mila euro) e in parte alla crisi del mercato. Si tratta di  un passivo importante che conferma le difficoltà del giornale, difficoltà coincise con la scelta di editare il terzo numero, quello del sabato. Le svalutazioni sono senza dubbio propedeutiche al progetto di fusione con il “Corriere di Novara”, anche questo un trisettimanale di proprietà degli industriali.
 Secondo le indiscrezioni trapelate dagli ovattati uffici di via Torino, la trattativa sarebbe in dirittura d’arrivo. Gli esperti incaricati della “due diligence”, ovvero l’analisi del valore delle due società, avrebbero terminato il loro lavoro. E proprio sulla base di questi valori verranno assegnate le quote della newco, nella quale confluiranno le  testate e le concessionarie per la raccolta della pubblicità. Appare scontata una preponderante maggioranza del socio novarese che diverrà così l’azionista di riferimento di “Eco di Biella”.
  A 67 anni dalla sua fondazione, dunque, la storica testata passa di mano. Una scelta sofferta ma inevitabile visto il pesante passivo. Dopo la chiusura di moltissime aziende, e la conseguente perdita di quote associative, l’Uib – infatti – non avrebbe più avuto la forza di sostenere da sola i costi del giornale.
 

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