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Ascom nel mirino, il presidente: “Adesso mi hanno veramente rotto”

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Per l’Ascom il Natale di quest’anno non sarà da ricordare. Prima le polemiche con Confesercenti per le luminarie, poi quelle per il mercato di Forte dei Marmi, poi il “no” all’illuminazione permanente dei giardini Zumaglini e del ponte della Torrazza. Poi la mancata autorizzazione per lo spettacolo natalizio a Cossato, per arrivare infine a un’interrogazione a Palazzo Oropa con la quale si accusa l’associazione di utilizzare un consigliere comunale per la riscossione dei 100 euro per le luminarie stesse. Per il presidente Mario Novaretti c’è quanto basta per dire: «Se vogliono che l’Ascom non si occupi più della città ce lo dicano, ora mi sono rotto».
Partiamo dall’ultimo episodio, ovvero l’interrogazione del consigliere comunale Andrea Delmastro di Fratelli d’Italia che accusa l’associazione di aver utilizzato un consigliere comunale del Pd, in particolare Filippo Regis, come agente riscossore dei famosi 100 euro chiesti ai commercianti per contribuire all’installazione delle luminarie.
Il diretto interessato, Filippo Regis appunto, non rilascia dichiarazioni in quanto ha deciso di rispondere a Delmastro nella sede opportuna (ovvero il consiglio comunale) ma Novaretti non si tira indietro.
«Mi sono veramente rotto di questi continui attacchi – commenta – senza alcun senso e fondamento. Per quanto riguarda i rapporti con Filippo Regis rendo noto a tutti che lo stesso è legato all’Ascom, e in particolare al nostro sito di informazione BiellaCronaca, da un regolare contratto di collaborazione. Essendo impegnato nel mondo dello spettacolo e delle manifestazioni ci ha poi aiutato, a titolo gratuito, nella progettazione delle luminarie natalizie e del sistema di illuminazione dei giardini Zumaglini, e attraverso la sua cooperativa nell’organizzazione degli eventi».
Novaretti è in piena :«Per quanto riguarda la posa delle luminarie vorrei ricordare che Confesercenti chiedeva un contributo di 150 euro per impianti che noi avevamo proposto e realizzato nel 2011 anche senza cappucci rossi, a fronte della nostra richiesta inferiore di un terzo. La vicenda, penosa, si è protratta semplicemente perchè l’assessore Stefano La Malfa non aveva il coraggio di opporre un rifiuto a Confesercenti, tutto qui».
Il commento successivo fa capire che la pace con l’organizzazione consorella era solo una finzione: «Per quanto riguarda il mercato di Forte dei Marmi, l’arrivo di migliaia di visitatori ha portato beneficio anche ai negozianti locali, gli unici che sono rimasti esclusi sono i pochi che vendevano merci di seconda scelta a prezzi esorbitanti. E guarda caso non sono iscritti ad Ascom».
Ma non è finita: «Volevamo dare alla città, a nostre spese, un nuovo impianto di illuminazione dei giardini Zumaglini rispondendo anche alla domanda di maggior sicurezza ma anche questo ci è stato impedito. Pure il semplice posizionamento di un albero di Natale in piazza Cisterna al Piazzo è stato oggetto di critiche. Adesso basta».
«Come associazione di categoria – conclude – vogliamo dare il nostro contributo alla città. Se non ci vogliono perchè a differenza di altri noi non siamo “amici degli amici” ce lo dicano chiaramente così la facciamo finita una volta per tutte con questa sceneggiata».

Per l’Ascom il Natale di quest’anno non sarà da ricordare. Prima le polemiche con Confesercenti per le luminarie, poi quelle per il mercato di Forte dei Marmi, poi il “no” all’illuminazione permanente dei giardini Zumaglini e del ponte della Torrazza. Poi la mancata autorizzazione per lo spettacolo natalizio a Cossato, per arrivare infine a un’interrogazione a Palazzo Oropa con la quale si accusa l’associazione di utilizzare un consigliere comunale per la riscossione dei 100 euro per le luminarie stesse. Per il presidente Mario Novaretti c’è quanto basta per dire: «Se vogliono che l’Ascom non si occupi più della città ce lo dicano, ora mi sono rotto».
Partiamo dall’ultimo episodio, ovvero l’interrogazione del consigliere comunale Andrea Delmastro di Fratelli d’Italia che accusa l’associazione di aver utilizzato un consigliere comunale del Pd, in particolare Filippo Regis, come agente riscossore dei famosi 100 euro chiesti ai commercianti per contribuire all’installazione delle luminarie.
Il diretto interessato, Filippo Regis appunto, non rilascia dichiarazioni in quanto ha deciso di rispondere a Delmastro nella sede opportuna (ovvero il consiglio comunale) ma Novaretti non si tira indietro.
«Mi sono veramente rotto di questi continui attacchi – commenta – senza alcun senso e fondamento. Per quanto riguarda i rapporti con Filippo Regis rendo noto a tutti che lo stesso è legato all’Ascom, e in particolare al nostro sito di informazione BiellaCronaca, da un regolare contratto di collaborazione. Essendo impegnato nel mondo dello spettacolo e delle manifestazioni ci ha poi aiutato, a titolo gratuito, nella progettazione delle luminarie natalizie e del sistema di illuminazione dei giardini Zumaglini, e attraverso la sua cooperativa nell’organizzazione degli eventi».
Novaretti è in piena :«Per quanto riguarda la posa delle luminarie vorrei ricordare che Confesercenti chiedeva un contributo di 150 euro per impianti che noi avevamo proposto e realizzato nel 2011 anche senza cappucci rossi, a fronte della nostra richiesta inferiore di un terzo. La vicenda, penosa, si è protratta semplicemente perchè l’assessore Stefano La Malfa non aveva il coraggio di opporre un rifiuto a Confesercenti, tutto qui».
Il commento successivo fa capire che la pace con l’organizzazione consorella era solo una finzione: «Per quanto riguarda il mercato di Forte dei Marmi, l’arrivo di migliaia di visitatori ha portato beneficio anche ai negozianti locali, gli unici che sono rimasti esclusi sono i pochi che vendevano merci di seconda scelta a prezzi esorbitanti. E guarda caso non sono iscritti ad Ascom».
Ma non è finita: «Volevamo dare alla città, a nostre spese, un nuovo impianto di illuminazione dei giardini Zumaglini rispondendo anche alla domanda di maggior sicurezza ma anche questo ci è stato impedito. Pure il semplice posizionamento di un albero di Natale in piazza Cisterna al Piazzo è stato oggetto di critiche. Adesso basta».
«Come associazione di categoria – conclude – vogliamo dare il nostro contributo alla città. Se non ci vogliono perchè a differenza di altri noi non siamo “amici degli amici” ce lo dicano chiaramente così la facciamo finita una volta per tutte con questa sceneggiata».

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