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Cronaca

Tantissime persone per l’addio a Lele Ferri

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Domenica è stato celebrato il funerale del 50enne morto in un incidente stradale

«Chi semina bene, raccoglie bene. Chi ha un figlio che fa successo e fa denaro ne è fiero, per carità, ma nel ricordo di una madre restano altri valori» e il riferimento va all’onestà, alla famiglia, alle amicizie. La massima cristiana citata da don Adriano Bregolin durante la cerimonia funebre di Lele Ferri parla chiaro, e mette innanzi a tutto il resto il cuore. E a contare in quanti domenica pomeriggio hanno voluto salutare lo sfortunato Lele viene proprio da pensare che sia vera. La chiesa era piena e in tanti aspettavano silenziosi sul sagrato.

Gabriele Ferri, classe 1965, morto in un tragico incidente martedì scorso, è tornato a Cavaglià venerdì, dopo l’autopsia: come richiesto dai famigliari la camera ardente è stata allestita in paese, nonostante Gabriele vivesse da qualche tempo a Roppolo. Una scelta con la quale i Ferri – la madre Lina ed i fratelli Teresa, Amilcare e Carlo – hanno voluto rendere omaggio a tutti gli amici di Cavaglià, quelli che con lui avevano trascorso gli anni della scuola e dell’adolescenza, i coscritti che lo hanno ricordato in chiesa, o più semplicemente quelli che frequentavano il suo locale, il “Pappamondo” e lo vedevano sorridente e disponibile dietro al bancone ogni giorno.

Laura Boerio

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