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Cronaca

Nel Biellese un immobile della mafia

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E’ stato toccato anche il Biellese dalla maxi-operazione che ha portato al sequestro e alla confisca di 124 immobili (tra i quali anche frutteti, appezzamenti di terra, orti e maneggi), tre società e 81 conti correnti bancari, il tutto per un valore di oltre 5 milioni di euro, riconducibili a due professionisti legati alla criminalità organizzata, indagati dalla Procura di Milano.

E’ stato toccato anche il Biellese dalla maxi-operazione che ha portato al sequestro e alla confisca di 124 immobili (tra i quali anche frutteti, appezzamenti di terra, orti e maneggi), tre società e 81 conti correnti bancari, il tutto per un valore di oltre 5 milioni di euro, riconducibili a due professionisti legati alla criminalità organizzata, indagati dalla Procura di Milano.

Tra gli immobili finiti nel mirino della Direzione distrettuale antimafia di Milano, infatti, c’è anche uno stabile situato sul nostro territorio provinciale, probabilmente nella valle di Mosso.

L’ipotesi degli inquirenti è che si tratti di beni riconducibili a due professionisti considerati legati alla criminalità organizzata e in particolare alla famiglia Mangano, due fratelli di origine calabrese indagati dalla Procura per associazione a delinquere di stampo mafioso.

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