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Cronaca

Mamma sente uno schianto e vede il figlio per terra

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Ha sentito uno schianto, si è voltata e ha visto per terra il casco del figlio. E’ questo il drammatico momento vissuto da una mamma di Cossato, che ora – molto più serena – racconta quegli istanti.

“Erano circa le 16,45 di mercoledì scorso – dice Laura – e mio figlio si stava recando in motorino a giocare a calcio a Valdengo. Io e sua sorella avevamo appena parcheggiato l’auto davanti alla gelateria Ok Cono di Cossato. Come apro la portiera della macchina sento un forte rumore e una signora che urla, giro la testa verso il ponte dello Strona e lì a terra c’è mio figlio, ho riconosciuto subito il suo casco!

Ha sentito uno schianto, si è voltata e ha visto per terra il casco del figlio. E’ questo il drammatico momento vissuto da una mamma di Cossato, che ora – molto più serena – racconta quegli istanti.

“Erano circa le 16,45 di mercoledì scorso – dice Laura – e mio figlio si stava recando in motorino a giocare a calcio a Valdengo. Io e sua sorella avevamo appena parcheggiato l’auto davanti alla gelateria Ok Cono di Cossato. Come apro la portiera della macchina sento un forte rumore e una signora che urla, giro la testa verso il ponte dello Strona e lì a terra c’è mio figlio, ho riconosciuto subito il suo casco!

“Corro subito da lui – prosegue la mamma – che mi risponde, era cosciente; praticamente mi racconta che mentre scendeva dopo il semaforo dalla strada a sinistra è uscita all’improvviso questa auto; lui ha cercato di frenare ma è poi scivolato andando contro il guard-rail. Sono stati chiamati 118 e carabinieri che sono arrivati tempestivamente. Mio figlio ha una prognosi di 30 giorni, ha lesionato i legamenti del tendine alla gamba destra deve rimanere steccato 30 giorni. Mercoledì andremo a fare una risonanza e speriamo che sia tutto a posto.

“Ci tengo anche a precisare – conclude Laurac – che il conducente dell’auto si è fermato, è venuto in ospedale ad accertarsi delle condizioni di mio figlio e ci telefona. Da qui in poi vedremo cosa succederà. Scusatemi se vi ho scritto,  ma per me era importante che voi foste informati correttamente”.