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Cronaca

Finanzieri salvano una donna ridotta in schiavitù dal marito

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Finanzieri salvano una donna ridotta in schiavitù dal marito.
La poveretta era segregata in casa e continuamente picchiata e umiliata
Nella mattinata del 2 aprile scorso, una pattuglia di Finanzieri impegnati nel servizio “117”,
durante il consueto controllo economico del territorio, ha notato – per strada – in una via
principale del Comune di Biella, una donna in preda a una forte crisi di panico e pianto. La
stessa alla vista dell’auto con i colori d’Istituto del Corpo ha cercato di attirare l’attenzione
dei finanzieri che prontamente hanno accostato l’auto e cercato di capire cosa fosse
successo. La donna, poco più che maggiorenne e di origine straniera, non parlava italiano
o inglese e cercava di comunicare a gesti con i militari.
I finanzieri per cercare di capire cosa fosse successo l’hanno accompagnata presso gli
uffici del Comando Provinciale e, dopo aver ottenuto la presenza di un interprete di lingua
araba, hanno appreso la sua triste storia.
La donna, infatti, dopo aver contratto matrimonio nel gennaio scorso con un ragazzo di
cittadinanza italiana ma di origini marocchine, conosciuto tramite il social network
Facebook, si era trasferita in Italia. Da quel momento il marito, un ventiquattrenne
residente a Biella, non l’aveva più fatta uscire segregandola in casa. Quotidianamente la
stessa veniva minacciata verbalmente e in alcuni casi percossa fisicamente con schiaffi,
calci e pugni. La donna, stremata da questo clima di paura e in apprensione per la sua
incolumità, era riuscita a scappare di casa mentre svolgeva le pulizie quotidiane e il suo
compagno era distratto incappando per sua fortuna nella pattuglia di finanzieri.
I militari dopo aver formalizzato la sua denuncia e aver immediatamente notiziato la locale
Procura della Repubblica, hanno affidato la donna ai servizi sociali per essere ospitata in
una casa protetta lontana dal marito.
Precedenti di mariti violenti con le mogli non mancano (vedi qui)

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