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Cronaca

False assicurazioni via internet scoperta banda di truffatori

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False assicurazioni via internet scoperta banda di truffatori

Era un sito internet all’apparenza sicuro, che fingeva di mettere a disposizione dei clienti assicurazioni a prezzo vantaggioso. Ma dietro le pagine web non c’era un’azienda, ma un’organizzazione di truffatori che, una volta ricevuto il pagamento, non iniziava nemmeno la pratica, facendo sì che i clienti ignari circolassero sulla loro auto senza la garanzia di una polizza. Adesso il sito internet è chiuso, al termine di un’indagine della polizia locale di Biella che ora, in collaborazione con la squadra mobile della Questura e sotto il coordinamento del sostituto procuratore Federico Carrai, sta cercando di dare un nome ai responsabili della truffa. «Un’impresa non facile» spiega il vicecomandante della polizia locale Marcello Portogallo «dato che i soggetti risultano tutti irreperibili e i sistemi di pagamento non consentono l’identificazione».

L’indagine della polizia municipale di Biella

L’indagine è partita da un controllo di routine a marzo: un’automobilista, fermata da una pattuglia, era risultata non in regola con l’assicurazione. Ma la donna aveva sottolineato con decisione agli agenti che lei la sua polizza l’aveva regolarmente pagata. Da quell’episodio sono partiti gli approfondimenti che hanno portato fino al sito internet fasullo, che serviva solo a catturare i versamenti di ignari cittadini. «Stiamo provvedendo ad avvisare i truffati» aggiunge il vicecomandante. «Nella zona di Biella sono pochissimi ma ce ne sono altri sparsi in tutta Italia». Quelli già rintracciati grazie alle indagini svolte a Biella sono più di venti ma l’inchiesta prosegue, con il coordinamento della Procura, e i numeri potrebbero essere più alti, con l’apertura di inchieste parallele in diverse regioni. Sei querele di altrettanti truffati sono già state raccolte in altre zone.

Il sito è stato chiuso ma la raccomandazione della polizia locale è di prestare la massima attenzione «perché la truffa» osserva Marcello Portogallo «potrebbe riproporsi con un nuovo sito e un nuovo nome, ma con le medesime modalità». Per essere certi di non incorrere in nessun tipo di truffa basta controllare nei registri dell’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, consultabili online all’indirizzo www.ivass.it, se l’agenzia proponente esiste davvero. Tra i dettagli che possono far sounare i campanelli d’allarme, ci sono anche la facilità con cui si promette il rilascio di un’assicurazione in tempi brevi senza richiedere nessuna documentazione specifica e il fatto che il pagamento viene richiesto attraverso PostePay e non tramite vie più tracciabili.

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