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Cronaca

Arrestati i due ladri del “foro” nel bancomat

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Arrestati i due ladri del “foro” nel bancomat.

Arrestati

Un minuscolo foro quasi invisibile a occhio nudo. Tanto bastava per installare microcamera e skimmer e “rubare” i dati dei clienti che utilizzavano il bancomat.

Sono veri professionisti i due uomini scoperti dai carabinieri del Nucleo investigativo di Biella e accusati di frode informatica, oltre che di aver installato apparecchiature elettroniche in tre sportelli bancomat del Biellese, per recuperare i dati degli utenti e clonare le loro carte di credito, successivamente utilizzate per effettuare acquisti dall’estero.

Un arresto e una denuncia

In manette è finito P.I., 27 anni. Una volta conclusa l’indagine, in una decina di giorni gli uomini del maggiore Massimo Colazzo sono riusciti ad assicurarlo alla giustizia nonostante si trovasse in Romania, dove risiede. Grazie agli accordi internazionali alla base del sistema Sirene, è stata possibile una efficace collaborazione con le autorità e le forze dell’ordine locali. L’uomo è stato quindi arrestato ed estradato in Italia. Nei suoi confronti la procura di Torino, titolare dell’indagine, ha chiesto e ottenuto la custodia cautelare in carcere. Già sottoposto all’interrogatorio di garanzia, presto sarà trasferito nel carcere di Torino, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Insieme a lui è finito nei guai anche il complice, B.V., 45enne, anch’egli residente in Romania. Entrambi erano incensurati.

L’indagine

L’indagine è iniziata nel 2017, grazie a un “input” del servizio di sicurezza della Banca Sella. Le procedure particolarmente sofisticate e all’avanguardia recentemente applicate nei circuiti bancomat del gruppo biellese, hanno infatti consentito di rilevare indebite intromissioni all’interno degli apparecchi, nonostante non fossero stati prelevati contanti. Gli episodi erano stati quattro: due a Gaglianico, uno a Occhieppo Inferiore e un altro a Cerrione.

L’attività del Nucleo Investigativo è stata lunga, complessa e certosina: alla fine i militari sono riusciti a risalire ai responsabili. È stato necessario visionare migliaia di immagini di decine di telecamere delle zone interessate. Gli investigatori dei carabinieri prima sono riusciti a individuare il veicolo, poi sono risaliti alla targa e all’autonoleggio in cui era stato affittato. Infine, attraverso l’analisi dei dati relativi alle utenze telefoniche e al lavoro tecnico scientifico effettuato partendo dalla foto di un documento, è stato possibile collegare il 27enne rumeno ai bancomat colpiti.

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