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Vandali distruggono i vigneti di Apicella

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E’ un vero e proprio sfregio quello compiuto ai danni delle storiche vigne della famiglia Apicella, finite nel mirino dei vandali. A darne notizia è stato il sito di Positano News, che ha concesso ampio spazio alla lettera-sfogo di Prisco Apicella, l’uomo che a Tramonti gestisce i vigneti dai quali si ricava il vino che finisce anche sulle tavole biellesi della pizzeria La Lucciola, di Luigi Apicella.

E’ un vero e proprio sfregio quello compiuto ai danni delle storiche vigne della famiglia Apicella, finite nel mirino dei vandali.

A darne notizia è stato il sito di Positano News, che ha concesso ampio spazio alla lettera-sfogo di Prisco Apicella, l’uomo che a Tramonti gestisce i vigneti dai quali si ricava il vino che finisce anche sulle tavole biellesi della pizzeria La Lucciola, di Luigi Apicella.

“Stamattina – scrive Prisco Apicella nella lettera inviata a Positano News – la vigna, da rigogliosa e scintillante della rugiada mattutina, ci è apparsa spenta e con i primi sintomi di appassimento. Insolito segnale in questo momento dell’anno. Veramente un colpo per chi abituato dal lavoro quotidiano  a conoscere ogni piazzola dei propri vigneti e il colore delle proprie uve”.

Il mistero, purtroppo, è stato presto risolto.

“Ci siamo trovati di fronte allo spettacolo di circa cento viti troncate e segate alla base – continua -, con i propri frutti penzoloni e appassiti, senza forza con le foglie che hanno iniziato a morire. Ci siamo trovati di fronte al gesto vile e codardo di qualche personaggio che è stato capace di prendersela con delle piante indifese per dimostrare la propria fantomatica forza.  Uno sfregio e un dispetto al trentennale lavoro delle cantine Apicella. Un vigneto di 15/20 anni completamente distrutto, segato nel tronco ancora con le uve Costa d’Amalfi DOP  da raccogliere. Un vero e proprio danneggiamento operato con maestria durante la notte scorsa”.

La famiglia Apicella ha sporto denuncia, ma sarà difficile dare un volto agli autori di questo “blitz”.

“A questi esseri vili e vigliacchi – scrive ancora il responsabile delle Cantine Giuseppe Apicella – voglio dire solo che non sono uomini. Chi ha compiuto questo gesto poteva benissimo dialogare o esporre le proprie opinioni e divergenze direttamente con me o la mia famiglia, invece hanno preferito tagliare delle viti indifese solo come gesto di intimidazione e rappresaglia. Dimostrando solo ignoranza e prevaricazione. In ogni modo quelle viti hanno radici profonde, e come gli uomini di buona volontà , sanno resistere alle minacce e alle difficoltà, e ricacceranno di nuovo in primavera per dare nuova uva e nuovo vino”.

La lettera pubblicata su positano News: http://www.positanonews.it/articolo/145743/tramonti-vandali-danneggiano-i-vigneti-di-apicella#prettyPhoto

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