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Va in pensione Roberto Triverio, pilastro della questura

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Roberto Triverio

Si era arruolato in Polizia come ausiliario, da allora sono passati ben 37 anni, di cui 34 trascorsi a Biella, prima in Commissariato poi in Questura. Roberto Triverio, una delle figure più note della Polizia di Biella, è andato in pensione. Quello di venerdì 2 febbraio è stato il suo ultimo giorno di servizio.

Roberto Triverio, una lunga carriera dalla Mobile all’Ufficio di Gabinetto

Una lunga carriera iniziata dal reparto mobile, poi alle volanti (per ben 10 anni) per poi, con la nascita della Questura, proseguire all’Ufficio di Gabinetto. Roberto si è occupato per un ventennio della sicurezza dei Questori, da Giuseppe Valentini all’ultimo ancora in carica, Nicola Alfredo Parisi: «La Polizia mi ha dato grandi soddisfazioni – spiega il sovrintendente capo -. Mi arruolai credendo nella carriera e nella gloriosa frase: “La Polizia vicino alla gente”. Di situazioni, nel corso di questi anni, ne ho vissute di tutti i colori, belle e brutte, dagli arresti, ai furti in appartamento, fino al dare i giusti consigli agli anziani. Ho avuto modo, grazie alla mia divisa, di conoscere tutti i tessuti sociali della provincia. Sono nativo del torinese, devo dire che Biella mi ha dato tanto. Lascio con tanta malinconia i miei colleghi. Per me sono una grande famiglia. Ora che sono a riposo, mi dedicherò all’Associazione Nazionale Polizia di Stato. Sarò sempre presente durante le iniziative istituzionali».

“Finalmente potrò dedicarmi con più tranquillità alla famiglia”

«Una cosa che mi rincuora è che finalmente potrò dedicarmi con più tranquillità a mia moglie Lorella, a mio figlio Michael – conclude Roberto -. Lui non ha condiviso la mia passione per la Polizia, ma è un bravo tecnico di Rtl 102.5»

Mauro Pollotti

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