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Pakistani a Biella, Simonetti denuncia un basista locale

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Il senatore leghista biellese Roberto Simonetti ha presentato un’interrogazione parlamentare sull’arrivo in poco a tempo a Biella di decine e decine di pakistani. Nel documento Simonetti sospetta la presenza di un basista locale e denuncia il fatto che nel percorso compiuto dalla frontiera orientale (Friuli Venezia Giulia) gli immigrati non siano stati identificati e fermati.

Ecco il testo dell’interrogazione:

Al Ministro dell’Interno

                Per sapere – premesso che

                che nella città di Biella sono arrivati negli ultimi due mesi autonomamente circa 80 cittadini pakistani, flusso di per sé anomalo, estraneo all’organizzazione per così dire di “Mare Sicuro”, Triton o dell’Eunavformed;

l’ingresso nel nostro Paese dei migranti clandestini pakistani avviene infatti alle frontiere nord-orientali, dopo un lungo viaggio attraverso la Grecia, i Balcani e talvolta l’Austria;

per recarsi a Biella, i pakistani hanno quindi percorso non meno di 600 chilometri di territorio italiano;

nel corso del loro lungo viaggio nella Pianura Padana, benché questa sia un’area ad alta densità abitativa, non risulta che ai pakistani arrivati a Biella sia mai stato chiesto di mostrare i documenti personali né che abbia avuto luogo nei loro confronti alcuna procedura di identificazione, fotosegnalazione o rilevazione delle impronte digitali;

 arrivati a Biella, i pakistani si presentano alla Questura locale per avviare le pratiche finalizzate alla richiesta di concessione dell’asilo politico a valle della loro prima identificazione;

 non essendo Biella una città di transito, è forte il sospetto che i pakistani che vi giungano lo facciano dietro segnalazione od invito di qualcuno, che agirebbe pertanto da basista:

per quale ragione i pakistani in entrata nel territorio nazionale alla frontiera di Nord Est non siano sottoposti ad alcun controllo;

com’è possibile che giungano indisturbati sino a Biella, percorrendo 600 chilometri senza subire alcun controllo od accertamento;

se al momento dell’identificazione, al di là della compilazione burocratica della pertinente documentazione per la richiesta d’asilo, sia possibile alla Questura avviare una procedura di  investigazione sulle modalità utilizzate, i percorsi e le motivazioni che conducono autonomamente a Biella i cittadini extra comunitari pakistani;

se il Governo ritenga che il flusso diretto a Biella sia organizzato o comunque assistito da un basista locale. 

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