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Omar Gioia tra le eccellenze del Piemonte

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Tra le Eccellenze del Piemonte ci sono anche nove biellesi. Con in testa Omar Gioia che per “la sua musica e il suo sorriso” merita un riconoscimento speciale.

Tra le Eccellenze del Piemonte ci sono anche nove biellesi. Con in testa Omar Gioia che per “la sua musica e il suo sorriso” merita un riconoscimento speciale. Anche gli altri sono personaggi molto conosciuti: Luigi Siletti (“dal piccolo bar alla grande distribuzione di articoli alimentari per esercizi pubblici”); Antonio Arnaldi (“apprezzato esperto nella valutazione dei gioielli”), Riccardo Casaccio (“Ha saputo condurre 50&più nonostante importanti problemi di salute”), Angela Cardin (“ha dedicato la sua vita agli altri”), Piero Coggiola (“Ha aiutato disinteressatamente molti colleghi in difficoltà”), Franco Grosso (“innamorato del Biellese ha saputo far conoscere a molti le bellezze del territorio”), Silvio Minola (“per aver fatto del suo nome il sinonimo di un prodotto di alta qualità”). Severino Graziano (“ha il culto della propria azienda e della prosperità delle sue maestranze”). I riconoscimenti sono stai assegnati da 50&più Confcommercio Unione Regionale Piemonte che ha così voluto premiare i propri associati che hanno svolto una lunga attività lavorativa e che si sono impegnati nel sociale e nel volontariato in particolare. La cerimonia di consegna dei premi avverrà domenica 3 ottobre a partire dalle ore 9,30 presso l’ Auditorium Banca Popolare di Novara, in via Negroni 11 a Novara.
Nei mesi scorsi ogni provincia del Piemonte ha designato otto/dieci persone ritenute meritevoli del riconoscimento ai quali nel corso della cerimonia verrà consegnato un medaglione e una pubblicazione di 50&più. Come detto, sempre a livello provinciale sarà riservato un Super Premio per quel personaggio ritenuto particolarmente meritevole che nel caso del Biellese è stato assegnato a Omar Gioia.
NatO a Trivero il 24 febbraio 1931 Omar Gioia è stato perito chimico e imprenditore ma soprattutto è conosciuto al grande pubblico come musicista. Fin da giovane ha portato la sua fisarmonica nelle case di riposo del Biellese portando allegria e simpatia agli ospiti degli istituti. «Incredibile poi – si legge nella motivazione del premio – la sua attività nel volontariato, che spazia dall’aiuto alle singole persone, alle organizzazioni per la ricerca sul cancro e l’assistenza agli anziani. E’ stato dato alle stampe un libro sulla sua biografia e i giornali gli hanno dedicato vari articoli definendolo “l’uomo della fisarmonica. Nonostante i suoi grandi meriti è un uomo semplice e schivo ai quali i biellesi devono molto”.