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La mia coraggiosa mamma ha donato un rene e restituito una vita normale a mio marito

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La mia coraggiosa mamma ha donato un rene e restituito una vita normale a mio marito.
Una donna racconta i difficili mesi vissuti prima del trapianto e il lieto fine: «Grazie a tutti coloro che ci sono stati vicino»
«Buon giorno, vi scrivo per raccontarvi una storia, una bellissima storia, una storia di coraggio e bontà, una storia di un grande dono d’amore».
Inizia così la lettera firmata inviataci da Sabrina, una donna residente nella nostra provincia.
Il nome è di fantasia, perché preferisce restare anonima. Ed è davvero una storia speciale, una di quelle belle da raccontare, la storia di una madre che salva la vita al genero, donandogli un rene.
L’epilogo è giunto l’ultimo giorno di ottobre, ma il trapianto è stato soltanto l’ultimo atto di questa vicenda.
«Oggi mercoledì 31 ottobre 2018 – racconta Sabrina – la mia coraggiosa, intraprendente e amata mamma M.L.C., ha donato un rene a mio marito M.C., restituendogli così una vita normale. E’ stato un intervento lungo e scrupoloso quello eseguito all’Ospedale Maggiore di Novara dalle equipe di urologia, chirurgia vascolare col supporto e l’assistenza dei medici e infermieri del reparto nefrologia trapianto di rene».
Sabrina scrive per ringraziare la mamma per il suo altruismo, ricordando quanto sia stato duro questo 2018. «In questi lunghi mesi, prima che il desiderio di questo meraviglioso dono potesse diventare realtà – ricorda -, ci sono stati giorni difficili, ansiose attese, momenti di sconforto, intoppi che parevano far crollare la speranza».
La madre il marito, infatti, sono stati sottoposti a numerosissimi esami per verificare lo stato di salute di entrambi e la compatibilità per il trapianto. «Esami non sempre piacevoli, ma sempre affrontati con il sorriso, anche grazie ai medici e agli infermieri che li hanno sempre accolti con gentilezza e sempre li hanno sostenuti. Li ringrazio tanto tutti, proprio tutti, con tutto il mio cuore».
Non solo quelli che materialmente hanno eseguito l’intervento, dunque, ma anche l’intero reparto di nefrologia e dialisi dell’ospedale di Biella, dal quale è partito tutto l’iter diagnostico e burocratico che ha portato all’esecuzione di questo “meraviglioso e forse unico intervento”.
«Dico “unico” – chiarisce Sabrina – perché è stata una suocera a donare il suo rene a suo genero e ad ogni visita o accertamento ci sentivamo sempre dire che era la prima volta che capitava!».
E allora, lasciata alle spalle l’operazione, la donna desidera ringraziare tutti coloro che direttamente o indirettamente hanno avuto un ruolo, come i suoi figli “che in questo periodo di malattia hanno fatto molti sacrifici dimostrando senso responsabilità e maturità”. Ma anche il suo papà, che con grande generosità è stato il primo ad offrire il rene al marito.
E poi tutti gli amici “che ci sono stati vicini, che ci hanno aiutato”, tutti coloro che hanno pregato per la buona riuscita dell’intervento, i colleghi di lavoro, la capo sala, il responsabile.
Non dimentica nessuno Sabrina nella propria lettera, nemmeno il personale del call center della Baxter e tutti i ragazzi addetti al trasporto del materiale al loro domicilio.
Ovviamente, però, la dedica finale è per questa mamma e questa suocera coraggiosa e generosa: «Cara mamma, non ti ringrazierò mai abbastanza per tutto il bene che ci hai donato. Grazie, ti voglio bene! Tua figlia».

1 Commento

1 Commento

  1. jennyfer

    6 Novembre 2018 at 19:00

    …Questo è semplicemente un meraviglioso gesto di amore incondizionato!!
    complimenti sig.ra “SABRINA”per il grande cuore!!

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