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Impedire la caccia di domenica è una sciocchezza

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Oggi è una domenica di giugno. Se fossimo a settembre, da martedì, quando la nuova legge regionale sulla caccia verrà votata, i cacciatori piemontesi non potrebbero cacciare. E questo per una legge, dicono, figlia del compromesso e della discussione, ma in realtà ciò avviene solo in Piemonte, perchè in nessuna altra regione si è pensato di togliere la caccia alla domenica per favorire non si sa bene poi quanti e quali turisti.

Venerdì ho aderito alla protesta e sono stato a Torino, da cacciatore convinto che la caccia non sia assolutamente un male, in primo luogo. E poi che i cacciatori devono conservare certi diritti come avviene in tutte le parti d’Italia.

C’era un mare di gente per dire basta, per dire che siamo stufi e che era meglio non averla questa legge e usare la vecchia legge nazionale 157: perché questa è figlia dell’inciucio, una legge da Prima Repubblica fatta da “accorducoli” dove non esiste programmazione. Non vi è nulla di nuovo se non ulteriori divieti per accontentare gli ambientalisti vecchi e nuovi.

Togliere le domeniche di settembre per i turisti. Per quale motivo solo in Piemonte si inventano ste cose? E poi su che basi? Vorrei sperare di studi e statistiche ma credo proprio di no.

Noi piemontesi paghiamo come tutti i cacciatori italiani, lavoriamo gratis nei cda di Ca e Atc, facciamo censimenti e dobbiamo sempre solo subire i vizi e i diktat dei compagni verdi che manco partecipano se non con la lingua  e dietro le scrivanie. E forse poi nemmeno di tutti, perché mi pare di aver capito che anche fra chi questa legge l’ha votata non ci sia stata la piena condivisione di pensiero.

Concludo dicendo che sarei curioso se per un anno nessuno andasse a caccia come farebbe la Regione a coprire le spese senza le entrate. Non illudiamoci però, i soldi dei cacciatori non servono per la caccia ma servono per tutto il bilancio regionale: mungere con gabelle e restrizioni e non concedere mai: questa è la caccia che vuole l’attuale Regione, che non trova affatto d’accordo i cacciatori.

Guido Dellarovere

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3 Commenti

1 Commento

  1. Marisa Compagnin

    10 Giugno 2018 at 11:19

    La caccia va abolita per tutto l’intero anno non solo in alcune domeniche. Eliminatela completamente.

  2. Steap63

    10 Giugno 2018 at 14:57

    Bene e allora continuiamo ad avere gente armata per i boschi, in montagna, in pianura che scambia per cinghiali o fagiani i cercatori di funghi, i colleghi o gli escursionisti. Continuiamo ad avere territorio precluso ai normali cittadini perchè ci sono le battute al cinghiale. Purtroppo i cacciatori capiscono solo il proprio punto di vista. Per loro esiste solo la caccia e basta. Hanno il paraocchi.Come per altre categorie in Italia si salvaguardano i diritti di minoranze a scapito del resto dei cittadini.

  3. Sabrina

    12 Giugno 2018 at 9:51

    La caccia va abolita e basta! Chi è stato a portare qui i cinghiali? I cacciatori stessi, noi nn li avevamo qui, ma sono stati portati su, solo x il gusto di ucciderli e adesso nessuno si può lamentere, solo xche ce ne sono tanti! Io sono stufa di sentite spari appena sotto casa, e vedermeli passare davanti al cancello, col fucile a spalla senza la fodera, ho già avvisato anche i carabinieri! Io ho gli animali e le pecore nel prato sotto casa, vivo col terrore che sti imbecilli, possano sparare anche a loro, tanto vivono con la concezione, che tutto ciò che si muove, è da uccidere! Bene, vogliono cacciare? Allora che lo facciano con le palle, che lascino a casa le armi e combattano come una volta, ma hanno paura, xche sanno che finirebbero male, davanti un cinghiale! Codardi che nn sono altro… Comodo uccidere con un fucile, e comodo uccidere anche persone che vanno a castagne o a funghi, o i loro cani, solo xche usano la scusa “eh ho visto muoversi qualcosa”. Era bello una volta andare a passeggio nei boschi a castagne, con la famiglia, adesso me ne guardo bene, le castagne, con la mia bambina, le raccolgo a bordo strada, nn più nei boschi!

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