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Cinque anni di consiglio comunale nei dati del presidente Fabrizio Merlo

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Cinque anni di consiglio comunale nei dati del presidente Fabrizio Merlo

Il 100 per cento delle interrogazioni e delle mozioni portate all’esame dell’aula e un risparmio di 33mila euro circa calcolato sull’intera legislatura grazie alla riorganizzazione dei lavori durante le sedute: sono alcuni dei dati che il presidente del consiglio comunale Fabrizio Merlo ha snocciolato nel suo bilancio di fine mandato.

Merlo ha preso la parola all’inizio della seduta di mercoledì 17 aprile, che ha chiuso la legislatura (anche se sarà necessario un ulteriore consiglio prima delle elezioni per nominare i tre revisori dei conti), per ricordare alcuni dei risultati raggiunti, spinti anche dalla volontà, come ha precisato, “di dare il giusto spazio anche ai gruppi di opposizione”. Per fare questo, è stato inserito fin dai primi consigli del 2014 un periodo fisso prima della discussione dell’ordine del giorno dedicato al cosiddetto “question time”, ovvero alle repliche di sindaco e assessori ai quesiti presentati dai consiglieri attraverso le interrogazioni. Allo stesso modo, uno spazio fisso è stato inserito in coda alle sedute per le mozioni. “Facendo così” ha precisato Fabrizio Merlo “abbiamo portato al dibattito in aula la totalità dei documenti sottoscritti per la maggior parte dai consiglieri di minoranza. Nella precedente legislatura si era arrivati a discutere solo il 61% delle mozioni e i dati parziali delle interrogazioni ci dicono che si era arrivati circa a un terzo”.

Il nuovo sistema ha anche permesso di risparmiare. “Tra il 2009 e il 2014 era stato necessario convocare un certo numero di consigli comunali solo per le interrogazioni e le mozioni” ha precisato il presidente uscente. “In questo quinquennio, dedicando 75 ore a questi due temi, abbiamo evitato di convocare quindici consigli in più”. E ogni seduta ha un costo, fatto di gettoni di presenza dei consiglieri (un totale di 1.285 euro a seduta), di gettoni di presenza per le commissioni (774 euro a consiglio) e di spese fisse per le riprese video e la trasmissione in diretta tv e web, affidata fin dall’inizio a ReteBiella, il cui costo è di 522 euro a seduta. “Arriviamo a quasi 3mila euro per ogni consiglio” ha spiegato Merlo, “che si risparmiano per ogni convocazione in meno”. Un risparmio calcolato in circa 33mila euro.

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