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Ampliamento discarica, i 5Stelle: “Pesanti omissioni”

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“Nella valutazione favorevole all’ampliamento di due discariche della Valledora biellese sono state commesse alcune pesanti omissioni che il MoVimento 5 Stelle sta valutando e approfondendo. La decisione, nonostante il parere sfavorevole di alcuni sindaci e la protesta di un numeroso gruppo di cittadini, è stata messa agli atti giovedì (16 giugno). Presso la Provincia di Biella in una sola mattinata si sono svolte due animate riunioni sulle discariche che a Cavaglià ospiteranno ancora per decenni i rifiuti biellesi. Tre le gravi omissioni nella frettolosa procedura. La prima e più evidente è il non aver considerato in modo dettagliato, anche dal punto di vista economico, le alternative all’invio dei rifiuti in discarica, una pratica senza futuro e antieconomica. Il buon senso ci indica come unica strategia una raccolta differenziata ottimizzata, dove i rifiuti diventano nuove risorse. La seconda omissione è il non aver considerato che la zona delle discariche cavagliesi è stata dichiarata territorio vulnerabile perché sarebbero a rischio le falde acquifere destinate all’uso umano. Su questo delicato punto, la Provincia avrebbe dovuto approfondire il parere dell’Autorità d’ambito Ato2 così come indicato anche dalla Regione Piemonte in forma ufficiale a novembre 2015. Ultima ma non meno grave omissione è l’aver ignorato l’ordine del giorno del consiglio regionale che invita gli enti locali a sospendere le valutazioni in corso, in attesa dell’aggiornamento del Piano di tutela delle acque (PTA), ordine del giorno recepito invece dalla vicina Provincia vercellese”.

 Lo afferma il deputato 5 Stelle Mirko Busto, che conclude: “Il biellese può e deve dire basta ad anni di una gestione rifiuti miope e scellerata. A dirlo è il buon senso e anche alcuni dati: a febbraio scorso Confcommercio accusò il Comune di Biella di avere le tariffe più alte del Piemonte. La spesa media è infatti di 207 euro per biellese, mentre un torinese paga 119 euro. Il sindaco stesso del capoluogo Marco Cavicchioli dovrebbe rivedere la sua posizione favorevole a questi ampliamenti. Alla luce di questi dati, chiediamo che anche gli amministratori locali riflettano e insieme alla Provincia si valutino in modo approfondito tutte le opzioni possibili e alternative all’interramento”.

“Nella valutazione favorevole all’ampliamento di due discariche della Valledora biellese sono state commesse alcune pesanti omissioni che il MoVimento 5 Stelle sta valutando e approfondendo. La decisione, nonostante il parere sfavorevole di alcuni sindaci e la protesta di un numeroso gruppo di cittadini, è stata messa agli atti giovedì (16 giugno). Presso la Provincia di Biella in una sola mattinata si sono svolte due animate riunioni sulle discariche che a Cavaglià ospiteranno ancora per decenni i rifiuti biellesi. Tre le gravi omissioni nella frettolosa procedura. La prima e più evidente è il non aver considerato in modo dettagliato, anche dal punto di vista economico, le alternative all’invio dei rifiuti in discarica, una pratica senza futuro e antieconomica. Il buon senso ci indica come unica strategia una raccolta differenziata ottimizzata, dove i rifiuti diventano nuove risorse. La seconda omissione è il non aver considerato che la zona delle discariche cavagliesi è stata dichiarata territorio vulnerabile perché sarebbero a rischio le falde acquifere destinate all’uso umano. Su questo delicato punto, la Provincia avrebbe dovuto approfondire il parere dell’Autorità d’ambito Ato2 così come indicato anche dalla Regione Piemonte in forma ufficiale a novembre 2015. Ultima ma non meno grave omissione è l’aver ignorato l’ordine del giorno del consiglio regionale che invita gli enti locali a sospendere le valutazioni in corso, in attesa dell’aggiornamento del Piano di tutela delle acque (PTA), ordine del giorno recepito invece dalla vicina Provincia vercellese”.

 Lo afferma il deputato 5 Stelle Mirko Busto, che conclude: “Il biellese può e deve dire basta ad anni di una gestione rifiuti miope e scellerata. A dirlo è il buon senso e anche alcuni dati: a febbraio scorso Confcommercio accusò il Comune di Biella di avere le tariffe più alte del Piemonte. La spesa media è infatti di 207 euro per biellese, mentre un torinese paga 119 euro. Il sindaco stesso del capoluogo Marco Cavicchioli dovrebbe rivedere la sua posizione favorevole a questi ampliamenti. Alla luce di questi dati, chiediamo che anche gli amministratori locali riflettano e insieme alla Provincia si valutino in modo approfondito tutte le opzioni possibili e alternative all’interramento”.

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