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Achille, l’uomo del drone

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In tempi di crisi non c’è niente di nuovo sotto il sole? Sbagliato. Nonostante le difficoltà, c’è ancora qualcuno che ha il coraggio di volare. E le parole di Sepulveda, vola solo chi osa farlo, sono le più azzeccate per parlare di Achille Zaino, 45enne di Azeglio, mente di CameracarOnFly, che da quattro anni solca i cieli con un drone aereo per filmare eventi e paesaggi in modo completamente innovativo.

In tempi di crisi non c’è niente di nuovo sotto il sole? Sbagliato. Nonostante le difficoltà, c’è ancora qualcuno che ha il coraggio di volare. E le parole di Sepulveda, vola solo chi osa farlo, sono le più azzeccate per parlare di Achille Zaino, 45enne di Azeglio, mente di CameracarOnFly, che da quattro anni solca i cieli con un drone aereo per filmare eventi e paesaggi in modo completamente innovativo.

«Sono sempre stato – si racconta Achille – un grande amante del cinema, ho anche collezionato apparizioni in alcuni film. A un certo punto ho deciso di trasformare questa passione in un lavoro occupandomi delle cameracar sulle auto da rally».

Questo è stato il primo passo, l’idea del drone è venuta dopo.

«Volevo filmare dall’alto – continua -, era un mio pallino. Quindi ho iniziato a dedicarmi a questo progetto, cresciuto nel tempo grazie a tanti sacrifici economici e nonostante i numerosi ostacoli».
L’avventura è partita “in solitaria”, ma a un certo punto è comparso sulla scena Giuliano Ruffino, 35enne di Ivrea, che attualmente collabora con Zaino.

«Cercavo qualcuno – spiega – che potesse occuparsi della regia mentre io facevo volare il drone. Quando ho incontrato Giuliano ho subito capito che si trattava della persona giusta. Tra di noi c’è empatia, insieme creiamo emozioni dal cielo».

La loro è una sintonia indispensabile perché l’uno deve prevedere le mosse dell’altro affinché il lavoro venga al meglio: «Non è un gioco – assicura Zaino – e non puoi prenderlo alla leggera. Quando stai filmando un evento non puoi permetterti di sbagliare, dev’essere buona la prima. Non ci sono seconde possibilità». Anche per questa ragione gli allenamenti di Zaino sono quotidiani: «Bisogna essere preparati, sembra facile, ma non è così. Uso addirittura i guanti perché quando faccio volare il drone sudo per la tensione. Quando arrivi alla fine non ce la fai più, sei stremato».

L’obiettivo di Achille e Giuliano è quello di riuscire a guadagnare cavalcando un’emozione. E spesso ci sono riusciti, grazie ai lavori su commissione che in passato hanno portato a termine ad esempio per Mtv India e la Red Bull oppure agli Europei di Autocross di Maggiora e al Mondiale di Motonautica di Viverone. Tuttavia i droni (Achille Zaino ne ha due a disposizione, uno un po’ più piccolo con telecamera fissa che può manovrare da solo, l’altro più grande e dotato di 6 motori) sono spesso degli “oggetti non identificati” per chi non è abituato a vederli e questo può creare qualche problema. «Ne ho viste delle belle – conferma ridendo -. Tempo fa, ad esempio, stavo volando sul castello di Mazzè, quando un uomo mi si è parato davanti, ha afferrato il drone e mi ha chiesto 500 euro per restituirmelo…».

Ora i droni si stanno dedicando anche ai luoghi del Biellese. E grazie alla collaborazione nata con il nostro giornale, ogni settimana pubblicheremo uno dei filmati su www.laprovinciadibiella.it. Zaino spiega come nasce la passione per il Biellese: «E’ un territorio che frequento spesso e che conosco bene. So che ci sono posti meravigliosi e ho voglia di farli vedere al pubblico da un altro punto di vista, quello delle emozioni dal cielo».

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